venerdì 13 dicembre 2013

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Rockit.itChe cosa rende un disco di cover una piacevole eccezione?Sicuramente non la scelta dei brani, canonici e non ricercati, ma l’approccio personale, l’amalgama sonora, le atmosfere contrastanti e le innovazioni apportate in punta di piedi senza esagerare. Il trio utilizza il contrabbasso e questo ci regala momenti di archetto polverosi e vibranti....le tentazioni acide della scuola psichedelica più old school si accoppiano a virate completamente acustiche dal vissuto unplugged con una forte connotazione live.
Questa è una delle caratteristiche preponderanti del trio: il disco è interamente registrato in presa diretta generando un reale wall of sound che trasuda vitalità in ogni segmento. 

Rockgarage.it: Rainbow Bridge, power trio da Barletta, rende omaggio al Dio della chitarra elettrica. Un omaggio sincero, appassionato. Non una rilettura statica delle partiture originali, ma un aggiornamento alle nuove correnti musicali. Ecco che nuove vesti stoner, desert rock, etniche ricoprono brani in precedenza blues o psichedelici.

Kdcobain.it: Consci delle difficoltà di approcciarsi alla musica di un vero e proprio mito del rock, e del pericolo di esporsi in impietosi paragoni, i Rainbow Bridge scelgono la strada più saggia e originale: quella di stravolgere le composizioni hendrixiane, iniettando dentro massicce dosi di blues, soul, desert rock, creando un album intenso, godibile, che si lascia ascoltare piacevolmente dall'inizio alla fine.

Ithinkmagazine: Il solo pensiero di volersi mettere in competizione con il maestro sarebbe un puro suicidio, ma la band ne esce alla grande, proprio per la personalizzazione che riesce a dare a questo lavoro, con brani che, seppur suonati milioni e milioni di volte da miriadi di band, e altrettante volte ascoltati da maree di fans, risultano acquisire, nell'esecuzione dei Rainbow, una nuova luce, nuova energia e per questo un plauso gli spetta di sicuro.

Metallized: La band sceglie..di inserire i brani in un contesto contemporaneamente classico...andando a ripescare influenze blues acustiche e classiche, folk, country, psichedeliche, surf..con un approccio che da un lato porta indietro la rivoluzionaria carica “elettrica” di Hendrix..ancorando nuovamente la sua musica alla matrice blues e, dall’altro, ne rivela la modernità assoluta, in niente svilita dal tempo passato.. 

Distorsioni: "James And The Devil" è un album forte dell'umiltà che necessariamente si deve avere quando si affrontano certe montagne, ma che gode anche di una maturità stilistica in grado di rivedere da diverse prospettive quella materia lavica di cui la musica di Jimi Hendrix è composta."

Perkele: ..."James and the Devil" è una vera e propria reinterpretazione, basata sulla ricerca delle radici che stanno alla base del sound di Hendrix e sullo studio di nuove sfumature stilistiche. Il vecchio e il nuovo s'incontrano, si fondono, si completano. L'intensità viscerale con cui viene suonato, completa un disco che nonostante sia definito propriamente un tributo profuma di fresco. Autentici!

Musicalnews: "...'James And The Devil' pare nato dalle più nobili ramificazioni dell’eredità della Jimi Hendrix Experience.
Permane il testo, permane la struttura dei brani, ma definirlo un “tributo” al genio americano prematuramente scomparso rimane perlopiù etichetta, quanto mai riduttiva in casi come questo."

Raw & Wild WebMagazine: Parte dalla Puglia questo ardito trio e macina chilometri per paesi e città dai nomi a volte impronunciabili vantando all’attivo oltre cento esibizioni live che hanno quasi sempre l’aria di essere esperimenti, improvvisazioni, proponendo il repertorio di Hendrix come non si era mai sentito prima..un disco innovativo per una tribute band originale. ”James and the devil” è un album così vintage (dall’artwork al suono) da sembrare maledettamente nuovo!

Soda Shop(Usa): "Here is a fucking cool tribute to Jimi Hendrix and his awesome legacy. The band is Rainbow Bridge. This tribute done right".

Hendrixfans.de : "Rainbow Bridge - apulian tribute to Jimi Hendrix with lots of gigs all around south Italy - is appreciated even in the United States"

Musicalnews: "Marzo ed Aprile intenso per i Raibow Bridge, il tributo al rock eterno di Jimi Hendrix"

Barlettalife: "il gruppo non si risparmia in alcun modo..lasciando pochissimo spazio alle pause, dando l'impressione di eseguire una vera e propria "suite" psycho-rock-blues".

Zeroassoluto: "la band rielabora in modo assolutamente originale il repertorio del leggendario chitarrista i cui brani vengono rivoltati da cima a fondo in un mix potente di psichedelia distorta e graffianti improvvisazioni"


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