giovedì 18 dicembre 2014

James & The Devil, Domenica 4 Gennaio al Caffè Letterario di Barletta

Domenica 4 Gennaio, al Caffé Letterario, "James And The Devil" nuovamente live con la line up originale - Alessio Campanozzi al contrabbasso, Giuseppe JimiRay Piazzolla voce e chitarra, Paul Samro alla batteria


"Un tributo personale e visionario alla musica e allo spirito di Jimi Hendrix"
Un nuovo progetto straordinariamente originale, un modo del tutto inedito di rivisitare i grandi classici del Dio della chitarra, un “wall of sound” tra blues unplugged e psichedelia elettrica.
Il tributo a Jimi Hendrix dei “Rainbow Bridge” è rivoluzionario ed emotivamente intenso, il trio scava nell'anima più profonda delle radici che hanno influenzato il grande maestro ed il risultato va al di là di ogni etichetta.
La psichedelia degli anni 70 si fonde con sonorità a volte morbide a volte taglienti ed i brani si tingono di influenze etniche, classiche, stoner, desert rock, blues e folk.
Il Trio lascia che tutto ciò venga fuori liberamente dalle improvvisazioni durante le registrazioni in studio, “James And The Devil” è un disco “sporco e vero” ed il Live Show ne rispecchia tutte le caratteristiche.
La webzine Statunitense dedicata alla psichedelia Sodashop.com l i ha definiti “a fucking cool tribute”, il portale tedesco Hendrix-fans.de d edicato alle band che si rifanno al mito mancino, descrive i "Rainbow Bridge" come una band in grado di rielaborare in modo assolutamente originale il repertorio del leggendario chitarrista, rivoltando da cima a fondo i brani in un mix potente di psichedelia distorta e graffianti improvvisazioni acustiche.


Line up:
Giuseppe Piazzolla - voce & chitarra elettrica/acustica
Alessio Campanozzi - contrabbasso
Paolo Ormas - cajon, batteria
L'album è stato registrato quasi totalmente in presa diretta il 27/28/29 Febbraio presso "Lavilla24 Studio" da Beppe Massara.
Prodotto e arrangiato dai Rainbow Bridge.

martedì 16 dicembre 2014

Rainbow Bridge plays "The Giants of Blues"@Notte di Natale

Rainbow Bridge per le festività Natalizie e in esclusiva per il Saint Patrick - Ristopub - Irish Jazz Club di Barletta si veste di Blues, quello delle origini, senza dimenticare l'energia, l'improvvisazione e la tensione elettrica tipica del trio.
Un viaggio nelle note dove tutto ebbe inizio....Robert Johnson, B.b. King, Albert King, Muddy Waters, Howlin' Wolf, E. King, Screamin' Jay Hawkins, Elmore James, Chuck Berry, Johnny Lee Hooker e tanti altri....

sabato 22 novembre 2014

James & the Devil su Tuttorock.net

http://www.tuttorock.net/news/rainbow-bridge-a-tribute-to-jimi-hendrix

Protagonisti al Hey Joe - Jimi Hendrix Festival 3 in Bologna, per chi vuole riascoltarli in cd, ecco i
RAINBOW BRIDGE JAMES AND THE DEVIL “CD” 

A Tribute to Jimi Hendrix, live in studio recordings.
A new revolutionary way to play the King!


CD Track List:
1. Intro
2. Stone Free
3. Foxy Lady
4. Hey Joe
5. Red House
6. Manic Depression
7. Spanish Castle Magic
8. All Along The Watchtower
9. Purple Haze
10.Voodoo Child

Line up:
Giuseppe Piazzolla - vox & acoustice and electric guitar
Alessio Campanozzi – double bass
Paolo Ormas – drums

Domenica 23 Novembre@Circolo Arci "Le Ture", Barletta

venerdì 24 ottobre 2014

James and the Devil su RockGarage.it

Link http://www.rockgarage.it/?p=22242
by Amleto Gramegna
Parliamoci chiaro. I grandi nomi della musica pop (intesa come popolare) sono ben pochi: Lennon, McCartney, Elvis, Morrison, Charlie Parker. Insomma sono pochi gli artisti che hanno reso “nobile” la musica “giovane” (rispetto alla più blasonata musica cosiddetta “classica”). Uno dei nomi di spicco è sicuramente James Marshall Hendrix, in arte Jimi Hendrix. Il chitarrista mancino di Seattle è quello che ha decisamente osato più di quanto possibile lasciandoci solo 4 album in vita (di cui uno live) ed una marea di registrazioni postume. Per molti Hendrix è solo quello di Foxy Lady mentre in realtà è molto di più: è stato il tramite tra il rock e il jazz (favoleggiate le session segrete tra il chitarrista ed il genio Miles Davis), è stato quello che ha infilato lo spinotto della chitarra nel culo del blues dando nuova vita ad un genere ingessato e mostrando la strada ad uno dei suoi migliori allievi, tale Stevie Ray Vaughan. Tutto questo in pochi anni. Il 18 settembre del 1970 Jimi se ne torna al suo pianeta di origine lasciando su questa Terra solo la sua lezione a milioni di dita che suoneranno milioni di chitarre elettriche con preferenza di Fender Stratocaster. Ma stiamo divagando. I Rainbow Bridge, power trio da Barletta, rende omaggio al Dio della chitarra elettrica. Un omaggio sincero, appassionato. Non una rilettura statica delle partiture originali, ma un aggiornamento alle nuove correnti musicali. Ecco che nuove vesti stoner, desert rock, etniche ricoprono brani in precedenza blues o psichedelici. Stone Free diventa un brano tarantiniano, notturno, da colonna sonora di film come Pulp Fiction. Hey Joe(originariamente cover di un vecchio brano dei primi ’60) diventa quasi un valzerino con reminescenze folk. Red House, potente brano, memore di quella chitarra tirata per il collo nella registrazione originale, conserva il suo vigore e Giuseppe Piazzolla può sfogare tutto il suo amore per il genere blues, macinando licks su licks, pattern su pattern ora nuovi ora degni del Maestro. All Along The Watchtower era in originale un brano di Bob Dylan e la rilettura dei Rainbow Bridge la rende più intellettuale, lenta e malinconica grazie al sapiente lavoro al contrabbasso di Alessio Campanozzi. Il brano psichedelico per eccellenza di Jimi è Purple Haze, punto. Ma ora come lo rendiamo? Semplice! Lo decostruiamo. Il basso diventa il protagonista. La chitarra ci scivola sopra e noi scivoliamo al brano successivo.Voodoo Child nella sua versione originale è un tour-de-force di chitarra wha wha. L’intro di quel brano ha fatto storia e ha fatto abbandonare per sempre l’effetto da uno dei suoi principali utilizzatori, Eric Clapton. Anche qui i Rainbow Bridge decostruiscono il tutto rendendo più roots il pezzo. Da ascoltare e acquistare a occhi chiusi ma, come dissero i Guns N’Roses all’indomani della pubblicazione di The Spaghetti Incident, “…andate a cercare i brani originali!”. E questo ve lo consigliamo anche noi, ma tenendo a portata di mano Jimi And The Devil.

mercoledì 22 ottobre 2014

James and the Devil su Metallized.it

Link http://www.metallized.it/recensione.php?id=8224
Ci sono modi e modi di fare una cover, lo sappiamo tutti. Spesso e volentieri sono state proprio alcune cover a diventare famose nel Mondo, forse anche più degli originali: vogliamo citare ad esempio Cocaine, portata al successo mondiale da Eric Clapton o della stessa Crossroadsinterpretata dai Cream? O ancora di With a Little Help from my Friends immortalata nella memoria collettiva dall’esibizione di Joe Cocker nel film Woodstock? Perché non parlare di All Along the Watchtower o Hey Joe, rese indimenticabili dal tocco di Jimi Hendrix o, per arrivare a tempi più recenti, a Knockin’ On Heaven’s Door rivitalizzata dai Guns ‘n Roses? La verità è che prendere un brano e farlo diventare qualcosa di proprio, tanto da risultare forse più vero e sentito delle stesse composizioni originali, è da sempre una vera e propria Arte, un modo per infondere nuova vita a canzoni che evidentemente avevano ancora qualcosa da dare, magari in una veste completamente nuova. Si tratta evidentemente di un processo che ha un senso artistico e non meramente commerciale o linotipistico quando l’interpretazione assume una sua personalità riflettendo la cifra artistica di chi si occupa dell’operazione; quando non si tradisce lo spirito del brano, ma si offre una seconda chiave di lettura, aggiungendo o togliendo qualcosa e dando luce a una identità sopita o latente eppure capace di fornire credibilità e sapore. Questo il tentativo che i Rainbow Bridge si propongono di fare, aggiornando e reinventando alcuni famosissimi brani proprio del citato Jimi Hendrix, da sempre modello e ispirazione per migliaia di musicisti e, probabilmente, uno degli artisti più saccheggiati in assoluto da operazioni di questo tipo. Il rischio di trovarsi di fronte l’ennesima inutile operazione di restyling era palese e altrettanto evidente era il rischio di cadere in un tentativo filologico e fin troppo rispettoso dell’originale o, al contrario, del tutto incosciente e maldestro al punto da far gridare all’oltraggio.
Come anticipato, se la volontà è quella di innovare rispettando, di dare luce ad aspetti latenti eppure esistenti e di andare oltre lo scheletro iniziale per arrivare all’anima degli originali reinventandoli, allora il risultato rischia di essere, quanto meno, interessante. Inutile dire che l’ipotesi in questione è proprio questa.
L’interpretazione dei Rainbow Bridge parte intanto dalla natura di power-trio, proprio come nel caso della leggendaria Experience, ma gli strumenti utilizzati non sono quelli canonici previsti dal copione. A fianco dell’immancabile chitarra elettrica e della batteria troviamo infatti un contrabbasso, suonato dall’ottimo Alessio Campanozzi, che col suo suono tipicamente profondo e con il contributo di un archetto, riesce a dare una sonorità del tutto particolare alle ritmiche. La band sceglie inoltre di inserire i brani in un contesto contemporaneamente classico e del tutto peculiare, andando a ripescare influenze blues acustiche e classiche, folk, country, psichedeliche, surf, fino alle più prevedibili derivazioni hard rock, con un approccio che da un lato porta indietro la rivoluzionaria carica “elettrica” di Hendrix, uno dei massimi fautori e sperimentatori delle possibilità offerte dall’elettricità e dagli effetti, ancorando nuovamente la sua musica alla matrice blues e, dall’altro, ne rivela la modernità assoluta, in niente svilita dal tempo passato. Ulteriore valore aggiunto va riconosciuto al fatto che l’intero disco è registrato live in studio, il che crea una sensazione di piacevole calore e di spontaneità che ben si addicono alla musica di Hendrix. Allora spazio alla versione dilatata e blueseggiante di Stone Free, all’ottima rendering di Foxy Lady, accompagnata dal contrabbasso, dalla più canonica ma riuscitissima versione dell’immortale Hey Joe, fino alla splendida Red House, blues lento e pregno di calore. Ma non si segnalano momenti deboli o cali di tensione, con una Manic Depression, che perde leggermente quel senso di ciclicità ossessiva e incombente, per guadagnare in termini di qualità di arrangiamento e prestazione strumentale dei singoli. Ancora piuttosto fedele all’originale al di là della particolare sonorità degli strumenti, la versione diSpanish Castle Magic nella quale si segnala ancora il lavoro di contrappunto del contrabbasso e una inaspettata citazione della zeppeliniana Kashmir che si sposa perfettamente con la trama fin qui imbastita; decisamente riuscita e molto intensa la soffusa interpretazione di All Along the Watchtower, che rinuncia al fulminante assolo iniziale della versione hendrixiana per un arpeggio che ne esalta la maggiore introspezione e la buona prova alla voce di Giuseppe Piazzolla, il quale cita comunque nell’insistito assolo centrale il grande chitarrista americano. Chiusura ottima per il binomio Purple Haze/Voodoo Chile rese coerentemente con l’atmosfera fin qui creata dai Rainbow Bridge ai quali si può forse obbiettare una certa mancanza di dinamicità, avendo scelto quasi sempre la via della dilatazione rispetto a quella dell’impatto.
Tirando le somme su questo James and the Devil non si può fare a meno di considerare la buona prova strumentale del trio e le ottime idee messe al servizio dei brani, che godono sempre di arrangiamenti lineari ma non casuali e sempre molto centrati. I brani scelti sono forse i più classici (mancherebbe solo Little Wing, volendo) del repertorio di Jimi Hendrix, ma forse proprio per questo è più facile cogliere il lavoro operato dalla band. Molto buoni sia la produzione che il mixaggio, anche se forse un budget più elevato avrebbe contribuito a dare un taglio ancora più marcato alle particolari trame degli arrangiamenti creati dalla band, pur considerando che le registrazioni sono effettuate dal vivo in studio. I difetti di questa release sono quelli più evidenti: come sottolineato, Hendrix è uno degli artisti più saccheggiati in assoluto da artisti delle più svariate provenienze e, nonostante l’indubbia qualità delle cover qua presentate, forse l’ennesima versione di questi brani finisce per risultare poco attraente e, tutto sommato, un po’ pedante. Operazione senza dubbio colta, palesemente opera di musicisti che rinunciano alle implicazioni sessuali del ritmo hendrixiano, preferendogli una classe elegiaca e una sospensione temporale che ne esaltano la purezza musicale, ma tolgono un po’ della pericolosità e dell’avanguardia musicale tipiche degli originali. James and the Devildiventa quindi un ottimo esercizio di stile, credibile e riuscito, sicuramente sentito e tutto sommato originale, ma non per questo indispensabile o veramente contagioso.

Il disco è distribuito digitalmente e facilmente reperibile sulle piattaforme dedicate. L’ascolto è sicuramente consigliato, non fosse altro per l’originalità della proposta e per le indubbie qualità dei Rainbow Bridge, che attendiamo comunque a prove più significative e, paradossalmente, coraggiose. 

martedì 30 settembre 2014

Sabato 4 ottobre in concerto al Vver Trani Bowling






"Dal 2006 un tributo personale e visionario alla musica e allo spirito di Jimi Hendrix" - Info: rainbowbridgetrio@gmail.com
RAINBOW BRIDGE – dal 2006, trio molto attivo in tutto il Sud Italia - è una celebrazione della musica, dello spirito e dell'attitudine di Jimi Hendrix. Non il solito tributo ma una libera interpretazione di “quel sound” dal blues delle radici ai suoni “psichedelici” degli anni ’60 fino al rock puro.
Un viaggio attraverso i classici di Hendrix e le sue famose versioni dei brani di Beatles, Bob dylan, Cream, i classici del blues elettrico e del rock'n roll da Muddy Waters a Chuck Berry fino a Elvis..


James & The Devil "Cd"
Un nuovo progetto straordinariamente originale, un modo del tutto inedito di rivisitare i grandi classici del Dio della chitarra, un “wall of sound” tra blues unplugged e psichedelia elettrica. Il tributo a Jimi Hendrix dei “Rainbow Bridge” è rivoluzionario ed emotivamente intenso, il trio scava nell'anima più profonda delle radici che hanno influenzato il grande maestro ed il risultato va al di là di ogni etichetta.
La psichedelia degli anni 70 si fonde con sonorità a volte morbide a volte taglienti ed i brani si tingono di influenze etniche, classiche, stoner, desert rock, blues e folk.
Il Trio lascia che tutto ciò venga fuori liberamente dalle improvvisazioni durante le registrazioni in studio, “James And The Devil” è un disco “sporco e vero” ed il Live Show ne rispecchia tutte le caratteristiche.
La webzine Statunitense dedicata alla psichedelia Sodashop.com li ha definiti “a fucking cool tribute”, il portale tedesco Hendrix-fans.de dedicato alle band che si rifanno al mito mancino, descrive i "Rainbow Bridge" come una band in grado di rielaborare in modo assolutamente originale il repertorio del leggendario chitarrista, rivoltando da cima a fondo i brani in un mix potente di psichedelia distorta e graffianti improvvisazioni.
Trani (Barletta Andria Trani)
via Barletta Km. 750,00(ex s.s. 16)
ore 22:00
ingresso libero
Info. 349 4297693 
(clicca per ingrandire)

lunedì 1 settembre 2014

Dal Corriere di Bologna, Sabato 6 Settembre 2014





JIMI HENDRIX LIVE 3 - Lo spirito di Jimi torna a Bologna

6 e 7 settembre 2014, due giorni concerti dedicati al nostro caro Jimi. 
Quest'anno l'evento è stato organizzato nell'ambito di Blues A Balues, manifestazione inserita nel cartellone di Bologna Estate-BE' sotto il patricinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna, con il supporto del Quartiere San Donato, tutto ciò grazie alla volontà e alla fraterna amicizia dell'Associazione SERENA 80 che ci ospita e ci supporta nuovamente.

SABATO 6 SETTEMBRE ORE 20,00

RAINBOW BRIDGE
MAURO PATELLI & GIO MARINELLI EXP
STAN SKIBBY

DOMENICA 7 SETTEMBRE ORE 19,30

GIPSY RAINBOW
VINCE PASTANO
GIORGIO CAVALLI MR.BLUE EXPERIENCE
FULVIO FELICIANO PLAYS HENDRIX




mercoledì 27 agosto 2014

Venerdì 29 Agosto in concerto alle Ture, Barletta

Le Ture Presenta: 

RAINBOW BRIDGE LIVE 
Jimi Hendrix Tribute Band

INFO e prenotazioni: 328 01 67 416 - 329 09 83 212


mercoledì 9 luglio 2014

giovedì 29 maggio 2014

Sell Out in concerto - The Who Tribute

Giovedì 5 giugno 2014 
Crossroad Saloon Bari

Sell Out in concerto - The Who Tribute

Musica e concertiMUSICA E CONCERTI
Sell Out in concerto - The Who Tribute
Uno tra i pochissimi tributi in tutta Italia ad una delle band inglesi che ha fatto la storia della musica rock, fra i principali protagonisti della Swinging London... simbolo del movimento "MOD"... gli WHO!
Nata da un'idea dei Rainbow Bridge (tributo a Jimi Hendrix), i tre con l'aggiunta del frontman/cantante Antonio Saponaro, decidono di dar vita ai SELL OUT, ripercorrendo la storia in musica dello storico gruppo, dai primi anni, quelli più vicini alla beat-generation,
fino a quelli più rock, passando per "Who's Next" e la loro opera rock per eccellenza, Tommy.

i Sell Out sono:
Antonio Saponaro _ Vocals
Giuseppe "JimiRay" Piazzolla _ Guitar & Vocal
Giovanni Nasca _ Bass
Paolo "Samro" Ormas _ Drums

PS: non siamo imitatori!!!
Bari (Bari)
Crossroad Saloon
ore 22:00
ingresso libero
Info. 0805484034-3498384574
 

giovedì 15 maggio 2014

Sono arrivati i volantini, le locandine e i manifesti.
Il JIMI HENDRIX LIVE 3 adesso si può anche toccare.
Il 6 e 7 settembre vi aspettiamo a Bologna.

venerdì 2 maggio 2014

RAINBOW BRIDGE al JIMI HENDRIX LIVE 3, Bologna 6 & 7 Settembre

JIMI HENDRIX LIVE 3 Bologna

6 e 7 settembre 2014, due giorni concerti dedicati al nostro caro Jimi.
Quest'anno l'evento è stato organizzato nell'ambito di Blues A Balues, manifestazione inserita nel cartellone di Bologna Estate-BE' sotto il patricinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna, con il supporto del Quartiere San Donato, tutto ciò grazie alla volontà e alla fraterna amicizia dell'Associazione SERENA 80 che ci ospita e ci supporta nuovamente.
Grazie a Gino Selva e Andrea Zaffagnini.

SABATO 6 SETTEMBRE ORE 20,00

RAINBOW BRIDGE
VINCE PASTANO
STAN SKIBBY

DOMENICA 7 SETTEMBRE ORE 19,30

GIPSY RAINBOW
MAURO PATELLI e GIO MARINELLI EXP
GIORGIO CAVALLI MR.BLUE EXPERIENCE
FULVIO FELICIANO PLAYS HENDRIX


mercoledì 30 aprile 2014

Mercoledì 14 Maggio live al Saint Patrick - Ristopub - Irish Jazz Club, Barletta

Mercoledì 14 Maggio live al Saint Patrick - Ristopub - Irish Jazz Club, Barletta

"Un tributo personale e visionario alla musica di Jimi Hendrix e allo spirito degli anni '60"

Il progetto RAINBOW BRIDGE – dal 2006, trio molto attivo in tutto il Sud Italia e non solo - è una celebrazione della musica, dello spirito e dell'attitudine di Jimi Hendrix.
Non il solito tributo ma una libera interpretazione di "quel sound" dal blues delle radici ai suoni "psichedelici" degli anni '60 fino al rock puro.
Il repertorio è un viaggio sonoro attraverso i classici di Hendrix e le sue famose versioni dei brani dei Beatles, Bob dylan, Cream, i classici del blues elettrico e del rock'n roll da Muddy Waters a Chuck Berry fino a Elvis..
Con apprezzamenti anche dagli Stati Uniti – la webzine dedicata alla psichedelia Sodashop.com li ha definiti "a fucking cool tribute" – e dalla Germania – presenti nel portale Hendrix-fans.de, la band rielabora in modo assolutamente originale il repertorio del leggendario chitarrista i cui brani vengono rivoltati da cima a fondo in un mix di potente psichedelia distorta e graffianti improvvisazioni.
La band inoltre ha partecipato a numerosi festival tra i quali Blues in Town(nel 2009), il South Blues Connection(nel 2013) e alla seconda edizione del Jimi Hendrix Live organizzato a Bologna dall'associazione JIMI HENDRIX ITALIA.
La band ha pubblicato un disco di rivisitazioni James & the Devil uscito a Ottobre 2012 con TAROCK RECORDS accolto in maniera molto positiva dalla stampa specializzata.

http://rainbowbridgetrio.blogspot.it/


mercoledì 23 aprile 2014

Live a Bologna Sabato 6 Settembre 2014 - Jimi Hendrix Live 3

Ci siamo! Anche quest'anno saremo On stage all'imperdibile festival dedicato a Jimi....Bologna Sabato 6 e Domenica 7 Settembre, Rock on!

lunedì 7 aprile 2014

sabato 8 febbraio 2014

FIM dedica la serata inaugurale a Jimi Hendrix, la leggenda del rock.

Alla seconda edizione della Fiera Internazionale della Musica si comincerà con una serata d'eccezione interamente dedicata ad uno dei pionieri del rock: Jimi Hendrix.

Grandi chitarristi si susseguiranno sul prestigioso palcoscenico del FIM per omaggiare, con la propria personale interpretazione, una delle più grandi icone della musica degli anni '60 con ospiti d'eccezione, collezionisti ed artisti.
Lo Show inizierà venerdì 16 maggio alle ore 21,00 sul palco verde.
Jimi Hendrix fu uno dei musicisti più sfruttati dall'industria discografica, un chitarrista unico, che aprì nuove porte alla sperimentazione della chitarra elettrica. La sua morte rimane uno degli eventi fondamentali della musica moderna.
Alcuni critici musicali affermano che la statura di Jimi Hendrix come chitarrista sia paragonabile a quella di Beethoven come sinfonista.

giovedì 16 gennaio 2014

A fine mese ci attende un minitour salentino:

venerdì 31/1 - Roadhouse, Collepasso(Le)
sabato 1/2 - Ipogeo Music Club, Torre Santa Susanna(Br)