lunedì 25 settembre 2017

Dirty Sunday - rassegna stampa


Rainbow Bridge - Dirty Sunday (2017) Autoproduzione
https://therainbowbridge.bandcamp.com/album/dirty-sunday-ep

Perkele.it http://www.perkele.it/recensioni/rainbow-bridge-dirty-sunday/
Sin dal moniker scelto ci troviamo di fronte a dei ragazzi infatuati dall’experience hendrixiana a cui hanno addizionato peyote e THC per snaturare quel diavolaccio del blues dentro bordelli del Rancho de la Luna.
“Dirty Sunday” ha proprio la pacca di una nottata brava a bere whiskey dalle tette delle spogliarelliste...." 

Metal.it - http://www.metal.it/album.aspx/31662/rainbow-bridge-dirty-sunday/
Il trio pugliese con “Dirty sunday”, frutto di un’unica jam esclusivamente strumentale dimostra di dominare attraverso un’innata attitudine la magmatica materia psych-blues e di possedere al tempo stesso quel “carattere” necessario a distinguerli dalla massa dei rockers contemporanei che per la loro esibizione si rivolgono con palese devozione ai suoni dei sixties/seventies. Hendrix(il loro dichiarato nume tutelare …), CactusBlueCheer e Groundhogs, innanzi tutto, e poi Kyuss e KarmaToBurn, in un miscuglio di radici storiche e riferimenti più recenti, rappresentano le fondamenta su cui edificare un agglomerato musicale denso e avvolgente..una dimostrazione breve e intensa di “superiorità” ispirativa, all’interno di un panorama stilistico sempre parecchio affollato.
Come si dice in questi casi … we want more!


XforthekidsX - blog
Granito e robusto stoner rock imbevuto di psichedelia e di blues, impreziosito da virtuosismi chitarristici. Un suono molto ben calibrato e soprattutto caldo, come essere in pieno deserto. Interamente strumentale, per farci apprezzare ancora di più la bravura di questo terzetto del Sud Italia. Registrazione in studio ma live, che aumenta ancora di più il valore di questo Ep. Una lisergica jam session in mezzo al nulla...

Music on Tnt - http://www.music-on-tnt.com/recensioni/articolo.php?id_articolo=2056
"...un travolgente mood da cui palesi suoni Hendrix mostrano stilemi stoner e desert, marchio di fabbrica al servizio di una band da osservare e seguire… soprattutto live"

Gianni della Cioppa https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10213792380154430&set=a.10201056016833307.1073741826.1554621500&type=3&theater
Cinque brani per oltre mezz’ora di buon rock intinto nello stoner e nell’hard blues, per questo trio di Barletta. La registrazione “leggera” non rende onore ad una band che ha nel chitarrista Giuseppe Jimmy Ray Piazzolla un autentico fuoriclasse e che interpreta certo hard libero anni ’70 alla perfezione. Citano Hendrix, Rolling Stones, ma io aggiungo The Frost e Storm, guerrieri dell’hard rock libero di ieri e di oggi. (Gianni Della Cioppa)

I-Think Magazine - http://www.ithinkmagazine.it/recensione-rainbow-bridge-dirty-sunday/
Ancora una volta, con “Dirty Sunday”, i Rainbow Bridge hanno utilizzato questo “ponte arcobaleno” per varcare i confini temporali e si sono proiettati direttamente negli anni ‘60/’70, impossessandosi con veemenza di quei suoni, di quell’attitudine e di quelle atmosfere in voga all’epoca, tanto da permetterci ancora oggi di sentirle pulsare vive come non mai tra i ritmi e le note della chitarra di Giuseppe “Jimi Ray” Piazzolla, del basso di Fabio Chiarazzo e della batteria di Paolo Ormas.

Reverendo Lys - https://reverendolys.wordpress.com/2017/06/05/rainbow-bridge-dirty-sunday-autoproduzione-unimother-27-fiore-spietato-pineal-gland/
Il trio di Barletta dichiara sin dal nome una chiara ascendenza Hendrixiana ma le cinque canzoni di questo loro disco ne lasciano implodere la potenza visionaria dentro una selva di recrudescenze stoner che eludono ogni pretenziosa simulazione virtuosistica per inerpicarsi in un labirintico gioco di serpentine e rifrazioni elettriche.


Rock Garage - http://www.rockgarage.it/?p=60708 
I Rainbow Bridge sono innanzitutto una live band e questo non lo diciamo perchè in 10 anni hanno dato solo due album(uno di inediti) ma perchè è davvero un peccato goderseli in cuffia, solo on state si riesce a capire la bellezza di questo suono e di questo stile musicale. Quindi noi vi consigliamo di ascoltare Dirty Sunday nella cornice che più gli si confà, cioè dal vivo.

Raw and Wild http://www.rawandwild.com/review/review.php?id=Rainbow+Bridge
Mettete insieme suggestioni diluite, richiami agli Screaming Trees, ai Quicksilver Messenger Service e anche qualche accenno alla lezione di Morricone e Bacalov. Affilate gli speroni e buon ascolto... Voto: 7,5/10

Metalwave.it http://www.metalwave.it/recensione.php?id=7781
Sonorità calde, piene e dinamiche avvolgono l’ascoltatore nella mezz’ora abbondante di esecuzione in grado di lasciare quella particolare sensazione che, seppur in maniera semplice, in alcuni passaggi ha molto di americano. 

True Story - https://www.facebook.com/TrueStoryMusic01/posts/1399429173427761
I Rainbow Bridge sono un trio di Barletta (BAT) che ha iniziato suonando le canzoni di Jimi Hendrix. Il desiderio, però, di andare oltre le note suonate dall'infiammata sei corde dell'immortale chitarrista mancino, ha portato il power trio a sperimentare e, infine, comporre questo Ep, registrato tutto in una domenica pomeriggio (da qui il nome "Dirty Sunday"). Le influenze sono molto psichedeliche e figlie degli anni '70, ma la potenza del suono e la corposità delle soluzioni, richiamano elementi ben più moderni, di stampo stoner e del desert rock più torrido e polveroso, in questa prima ottima prova compositiva della band.

Rockit - https://www.rockit.it/recensione/36802/rainbowbridgetrio-dirty-sunday
Un disco da ascoltare tutto d'un fiato che vi porterà lontanissimo nel tempo e nello spazio.

Music Map - http://www.musicmap.it/recdischi/ordinaperr.asp?id=5302
"...Siete stufi di ascoltare la stessa solfa che ormai non vi emoziona più? Ebbene, #DirtySunday dei Rainbow Bridge è quello che ci vuole per farvi riscoprire il valore delle cose fatte per bene e con genuinità.... registrato dal vivo in studio... un lavoro strumentale perché non servono parole quando sono il basso, la batteria e la chitarra a parlare... un un’alchimia sonora che lascia senza fiato l’ascoltatore. Un lavoro autentico e dal sapore antico, che fa tornare alla mente i fasti delle grandi rock band anni ’70, con le lunghe suite, improvvisazioni e sperimentazioni... un capolavoro del rock e delle sue influenze. C’è altro da aggiungere? Non credo! Di fronte a certi dischi occorre solo l’ascolto in religioso silenzio!"

Metaleyes.iyezine - http://metaleyes.iyezine.com/rainbow-bridge-dirty-sunday/
Rainbow Bridge, un trio di bluesmen pugliesi che, per anni, ha portato in giro la musica del grande Jimi Hendrix e oggi sono pronti a conquistarvi con il loro rock strumentale. L’opener Dusty, la stupenda Hot Wheels e la zeppeliniana Rainbow Bridge ( ah, ci sono anche loro ovviamente) le componi solo se i tuoi angeli custodi rappresentano la storia dei chitarristi blues rock. Bellissimo

Rockblogbluesspot.com - https://rockblogbluesspot.com/2017/04/11/rainbow-bridge-dirty-sunday/#more-20913
Ein Heavy Rock Trio Infernal.

Indiepercui - http://indiepercui.altervista.org/rainbow-bridge-dirty-sunday-autoproduzione/
Trio di potenza acida...che implementa la lezione del tempo, la lezione degli anni '60, quella di Hendrix per intenderci

Musicaeanima - https://musicaeanima.com/2017/03/21/il-deserto-secondo-i-raibow-bridge/
Il blues che si avvolge sulle chitarre distorte e la ritmica che tira dritta fa di ‘Dirty Sunday’ un Ep da ascoltare tutto senza interruzioni, soprattutto se siete amanti dello stoner. Energia e improvvisazioni chitarristiche fanno da sfondo a questa piccola perla. Il blues che si avvolge sulle chitarre distorte e la ritmica che tira dritta fa di ‘Dirty Sunday’ un Ep da ascoltare tutto senza interruzioni, soprattutto se siete amanti dello stoner. Energia e improvvisazioni chitarristiche fanno da sfondo a questa piccola perla. 

Rock Hard Italy 7,5/10 Marzo 2017
"..una prova all'insegna della maturità ma soprattutto della passione, grazie a cinque pezzi che trasudano sincerità ed energica vitalità"

Ocanerarock - http://www.ocanerarock.com/music/recensioni/rainbow-bridge-dirty-sunday/
"...un sound ‘’vintage’’ e contemporaneamente elettrico e aggressivo, capace così di tirar fuori la facciata più pesante del blues."

Italiadimetallo - http://www.italiadimetallo.it/recensioni/20941/rainbow-bridge/dirty-sunday
Cinque tracce che ripercorrono la storia del blues più psichedelico registrate live in una sporca domenica di ottobre dello scorso anno, cinque tracce incise come una jam, con il cuore e la passione che ci dovrebbero sempre essere, senza sovraincisioni o magheggi tecnologici. Scorre buona musica nei solchi di questo Ep, spartano ma assolutamente coerente con quello che si vuole rappresentare, la buona musica a distanza di 50 anni non ha bisogno di inutili orpelli tecnologici ma vuole i suoi spazi di sudore e passione pura.

Metalhammer.it - http://www.metalhammer.it/recensioni/2017/03/11/rainbow-bridge-dirty-sunday/
Il blues appesantito dei nostri è un macigno che rotola liberamente, percorrendo una rotta non prestabilita, trascinando con se tutto ciò che incontra sulla strada.‘Dirty Sunday’ è un Ep da ascoltare tutto d’un fiato, soprattutto se siete amanti dei suoni vintage o dello stoner rock strumentale.

Distorsioni.net - http://www.distorsioni.net/rubriche/fermoposta/fermoposta-it/dirty-sunday
Pura improvvisazione strumentale e un tecnicismo ricercato ma mai fine a se stesso: ascoltare per credere la traccia d’apertura Dusty, un concentrato di rock made in Puglia. 

Carlo Steegen
Time sure ain't on my side lately... Oh and i think i can say the exact same thing about sleep. The weekend is finally here and i'm sipping my much deserved morning coffee while tapping my feet along to the psychedelic grooves of Italian electric jam trio Rainbow Bridge who have listened to more Jimi Hendrix records in their lives than you can shake a dirty stick (or sock) at. Five splendid instrumental tracks of deep desert rock, psychedelic groove and heavy blues that were recorded in a 'live' setting with no overdubs or fancy studio effects. This is genuine raw electric rock power that sounds quite 'easy listening' to my ears so it's perfect to celebrate 'meditative' breakfast moments. Oh and for your information there's three badly drawn cacti on the frontcover which you shouldn't pay too much attention to.

Tuttorock - http://www.tuttorock.net/recensioni/rainbow-bridge-dirty-sunday
Un disco che riporta in auge il blues più verace, sanguigno, torrido, slide di chitarra sulfurei, un power trio che resuscita le radici del Delta con i suoni di Jimi, un inferno elettrico che si scatena su Dirty Sunday in una folle cavalcata ritmica e si addensa sulla carezzevole Maharishi suite. Sinteticamente è un EP che riporta la pace con i suoni più profondi che stanno alle radici del blues rock condito dalle succose note hendrixiane.